Press - Reviews
02nd July 2008
Zoom Code review, Audiodrome

ThanatoSchizO
Zoom Code
CD, My Kingdom Music, 2008


I Thanatoschizo sono una band portoghese attiva discograficamente dal 1998 (anno di rilascio della demo come Thanatos), giunta con Zoom Code al quarto album (il debut su lunga distanza è del 2001).

La band propone un metal variegato che tenta di inserirsi in quel filone miscellaneo che si suole chiamare avantgarde, con alcune buone idee che però non riescono a fissarsi in uno stile compiuto (in un certo senso ricordano i francesi The Provenance, band che uscì anch’essa negli stessi anni). Zoom Code non è un pessimo lavoro, ma manca di un collante, di una coerenza stilistica a livello di scrittura che riesca a dare compattezza al fluire della musica. Death (raffinato, senza asprezze e con uno spiccato senso della melodia), vena progressive metal, gothic (Paradise Lost su tutti), alcuni inserti di world music, elettronica sporadica e ben tre registri vocali (tra i quali un abusatissimo pulito femminile spesso banale e fastidioso) sono materiale difficile da far collidere in modo credibile e troppo spesso, infatti, la band diventa confusionaria, perde in freschezza ed appesantisce le composizioni con una sorta di effetto collage (evidentemente non voluto) che puzza di posticcio. È possibile che i Thanatoschizo abbiano semplicemente voluto fare il passo più lungo della gamba, senza rendersi conto che per rendere strutturalmente accettabile un sound così ampio c’è bisogno di un meticoloso studio dietro ad ogni singolo passaggio. La voglia di ricercare un suono particolare è un aspetto sempre positivo, ma in questa occasione non basta, perchè l’eccessiva voglia di fare ha creato una musica che, in virtù della scarsa compattezza, diventa irrimedibilmente poco fruibile.
5 CDs + 1 EP
€45.00 / $58.50
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